Passa ai contenuti principali

Modello 730 Quadro A - Redditi dei terreni

Dimenticare come zappare la terra e curare il terreno,
significa dimenticare sé stessi
(M. Gandhi)


Bentrovati!
Oggi parleremo dei redditi derivanti dal possesso e/o utilizzo di terreni, le cui risultanze vanno inserite nel Quadro A del modello 730.

Il reddito derivante dal possesso di un terreno è rappresentato dal reddito dominicale e dal reddito agrario; tali valori possono essere reperiti attraverso una visura catastale sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
Al proprietario del terreno o al titolare di altro diritto reale spetta sia il reddito dominicale sia il reddito agrario, nel caso in cui lo stesso svolga direttamente l'attività agricola; diversamente, se l'attività agricola è esercitata da una persona terza, il reddito dominicale spetta sempre al proprietario, mentre il reddito agrario spetta a chi svolge l'attività agricola.

Chi deve utilizzare questo quadro?
  • Chi è proprietario o possiede a titolo di enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale, terreni situati nel territorio dello Stato, per cui è prevista l'iscrizione in catasto, con attribuzione di rendita; in caso di usufrutto o altro diritto reale, il titolare della sola "nuda proprietà" non deve dichiarare il terreno.
  • L'affittuario che esercita l'attività agricola nei fondi in affitto e l'associato, nei casi di conduzione associata; l'affittuario deve dichiarare il reddito agrario a partire dalla data in cui ha effetto il contratto.
  • Il socio, il partecipante dell'impresa familiare o il titolare d'impresa agricola individuale non in forma di impresa familiare che conduce il fondo.
Quali redditi non vanno dichiarati?
  • I terreni situati all'estero e quelli dati in affitto per usi non agricoli (costituiscono redditi diversi e vanno indicati nel rigo D4 del quadro D).
  • I terreni che costituiscono pertinenze di fabbricati urbani (es.: giardini, cortili, ecc.).
  • I terreni, parchi e giardini aperti al pubblico o la cui conservazione è riconosciuta di pubblico interesse dal Ministero per i beni e le attività culturali, purché il proprietario non abbia ricavato alcun reddito dalla loro utilizzazione per tutto il periodo di imposta.
Redditi di terreni e IMU
Nel caso di terreni non affittati, l'Imu sostituisce l'Irpef e le relative addizionali sul reddito dominicale, mentre per il reddito agrario continua ad essere assoggettato alle ordinarie imposte sui redditi. Pertanto, il reddito dei terreni non affittati sarà calcolato tenendo conto del solo reddito agrario; se il terreno affittato è esente Imu, sarà dovuta l'Irpef, mentre per i terreni affittati sono dovute entrambe le imposte.

Rivalutazione dei redditi dei terreni
Prima di indicare gli importi nel quadro A, il reddito dominicale risultante dalla visura catastale deve rivalutato dell'80%, mentre il reddito agrario del 70%; dopo questa prima rivalutazione, occorre effettuare un ulteriore aumento del 30%, che non si applica nel caso di terreni agricoli, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola. Per queste due ultime figure, negli anni 2017, 2018 e 2019 i redditi dominicali ed agrari non concorreranno alla formazione della base imponibile Irpef.
Infine, le rivalutazioni dell'80% e del 70% non si applicano nel caso di terreni concessi in affitto per usi agricoli, a giovani imprenditori che non hanno ancora compiuto 40 anni.


Per ulteriori approfondimenti



Un caro saluto,


M.

Commenti

Post popolari in questo blog

Modello 730 Quadro E - spese scolastiche

Lo scopo della scuola è quello di trasformare gli specchi in finestre (S. J. Harris) Bentornati nel blog! Oggi parleremo della detraibilità delle spese sostenute per l'istruzione dei propri figli! In linea generale, il legislatore ritiene che le spese sostenute ai fini dell'istruzione siano meritevoli di agevolazioni: per tale motivo, ogni ciclo scolastico (dall'asilo nido all'università), gode di un'agevolazione. Detraibilità spese scolastiche L'aliquota è sempre del 19%, ma cambia il tetto della base imponibile su cui applicarla: la detrazione per la frequenza ed il pagamento delle rette mensili dell'asilo nido, pubblico o privato, è del 19% fino ad un importo massimo di 632 euro a figlio la detrazione delle spese sostenute per la frequenza di scuole dell'infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado, è del 19% fino ad un massimo di 717 euro la detrazione sul canone di affitto per student

Le detrazioni per carichi di famiglia

Spòsati:  se trovi una buona moglie, sarai felice;  se ne trovi una cattiva, diventerai filosofo (Socrate) Buongiorno a tutti! Già dall'aforisma avrete capito il tema di oggi: famiglia & familiari! Ovviamente, lo tratteremo dal punto di vista fiscale: i familiari a carico ... buona lettura! Sono considerati familiari fiscalmente a carico , i membri della famiglia che nel 2017 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro , al lordo degli oneri deducibili. Nel limite di reddito che il familiare deve possedere per essere considerato fiscalmente a carico, vanno computate anche le seguenti somme, che non sono comprese nel reddito complessivo: il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, Rappresentanze diplomatiche e consolari, Missioni, Santa Sede, Enti gestiti direttamente da essa ed Enti Centrali della Chiesa Cattolica la quota e